Il vino, fin dall’antichità, accompagna i più ricchi banchetti, riuscendo a regalare intense emozioni. Uno degli alimenti con cui si sposa meglio è sicuramente la pasta, la cui origine si perde nel tempo. In particolare, il connubio perfetto si ottiene con la pasta fresca, che è in grado di emanare sapori e profumi unici e di riportare alla mente piacevoli ricordi.
In passato, preparare la pasta fatta in casa era una consuetudine; oggigiorno, invece, sono poche le massaie che hanno il tempo di impastare e di tirare la sfoglia con il mattarello. Del resto, la routine quotidiana tende ad essere sempre più frenetica, poiché gli impegni a cui si deve far fronte sono spesso numerosi.
Fortunatamente, è possibile continuare a godere di questo piccolo piacere gastronomico, avvalendosi di un pratico alleato: la macchina per fare la pasta, che è in grado di agire quasi totalmente in autonomia. Tuttavia, per ottenere buoni risultati è fondamentale scegliere modelli di qualità, realizzati con materiali resistenti ed in grado di lavorare velocemente.
Attualmente, di aziende che si occupano della distribuzione di questi rivoluzionari apparecchi ce ne sono tante, ma poche riescono a garantire ottimi risultati. Tra queste si distingue Philips, che ha saputo dare vita ad una macchina per pasta fresca all’avanguardia, in grado di preparare diversi formati in meno di 10 minuti e di fornire indicazioni precise in merito alla quantità degli ingredienti da utilizzare.
Abbinamento vino e pasta fresca: le regole fondamentali
Accostare il giusto vino alla pasta fresca è una vera e propria arte, poiché è necessario prendere in considerazione il tipo di pasta, nonché il condimento di accompagnamento. Tuttavia, seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile evitare di commettere errori, anche se non si è dei sommelier provetti.
Di fatto, la pasta si compone per la maggior parte da carboidrati complessi, che prevedono lunghe catene di zuccheri semplici unite tra di loro. Dunque, ne consegue una tendenza piuttosto dolce, che richiede l’accompagnamento di vini freschi, giovani e ricchi di bollicine, utili per sgrassare il palato. Pertanto, può andare bene un bicchiere di Prosecco o di Valdobbiadene.
La pasta al forno (lasagne, cannelloni, timballi, ecc.), invece, assumendo una consistenza croccante, si abbina bene ai vini rossi di medio corpo, anche di natura frizzante. Le soluzioni possibili sono tante, ma vale la pena di consigliare il Nero d’Avola ed il Sangiovese DOC.
Altre considerazioni importanti da non tralasciare
In caso di pasta fresca in brodo o utilizzata per arricchire deliziose zuppe è bene puntare a vini bianchi di medio corpo, come il Frascati DOC, da servire possibilmente fresco. Un’eccezione è rappresentata dall’iconica pasta e fagioli, che richiede un vino rosso dal carattere morbido. Un esempio? Il Dolcetto d’Alba o il Valpolicella.
Tuttavia, la cucina italiana è famosa anche per la pasta ripiena (tortellini, ravioli, culurgiones, ecc.), che sprigiona sapori ricchi e persistenti. Ciò determina la necessità di accostare un vino strutturato. Quindi, può andare bene uno Chardonnay, in caso di ripieno a base di ricotta e spinaci, mentre un Castel del Monte, qualora sia presente la carne.
Nel caso, in cui, invece, a dominare siano le verdure, come la zucca, ideale è un Gewürztraminer. E per i primi piatti di pesce? Di certo, si sposano bene con vini leggeri ed aciduli, serviti rigorosamente freddi. Un esempio eccellente è il Verdicchio. Infine, con l’intramontabile pasta fresca al pomodoro sono l’ideale vini rossi delicati nell’aroma e nel gusto, come il Bardolino DOC.
Post in collaborazione con Philips