Il Chianti è uno dei vini più famosi al mondo, motivo d’orgoglio della Regione Toscana da dove proviene; quando si pensa al Chianti si pensa al vino e non si sbaglia, ma il Chianti è anche una terra ricca di antiche tradizioni già civilizzata, fin dai tempi remoti, grazie ad una delle civiltà più antiche come quella degli Etruschi.
La zona di produzione del Chianti è una parte di Toscana compresa a nord da Firenze, a est dai monti del Chianti, a sud da Siena e a ovest dalle vallate dell’Elsa e della Pesa. Questa zona è stata storicamente sempre contesa da molti popoli che nell’antichità davano vita a scontri e battaglie per contendersi il territorio, oggi questa zona è terra di conquista per molti turisti stranieri che da queste parti hanno comprato ville, case e fattorie attratti dalle meravigliose terre del Chianti e da un prodotto unico come il Chianti DOCG.
Il Chianti Classico ha ottenuto la denominazione a DOCG dopo aver rispettato alcuni requisiti e condizioni necessarie, il Chianti infatti rispetta un parametro fondamentale per ottenere tale denominazione come la base ampelografica, che è quell’insieme di uve che concorrono alla realizzazione del vino; il Chianti è composto per l’80% minimo di uve Sangiovese, il vitigno a bacca rossa che è tipico di quella zona.
Insieme al Sangiovese sono presenti in minima parte, ovvero nella percentuale del 20%, altri vitigni come il Canaiolo, il Colorino, il Cabernet Sauvignon e il Merlot, quest’ultimi fanno parte di vitigni internazionali autorizzati nella zona di produzione. Le caratteristiche organolettiche del Chianti sono il colore rubino, l’odore di note floreali di mammole e giaggiolo e il sapore unico ed inconfondibile di note armoniche, sapido e asciutto che col tempo può diventare morbido e vellutato.
La sua gradazione alcolica è di 12° per il Chianti giovane e di 12,5° per la Riserva, per quanto riguarda l’intera produzione del Chianti, solo un 20% viene destinato alla Riserva che è un vino composto dalle uve migliori; la Riserva ha un colore rosso cupo che tende al granato con un forte profumo di spezie e frutti di bosco e risulta essere un vino più strutturato e più ricco.
Il mese di Settembre è forse il mese più importante per quanto riguarda la maturazione delle uve del Chianti, dopo aver subìto il processo di fioritura che avviene tra la fine di Maggio e l’inizio di Giugno, i piccoli fiori bianchi profumatissimi si trasformeranno in frutti già dalla prima metà di Giungo con il processo dell’allegagione. Nei mesi più caldi di Luglio e Agosto i piccoli chicchi d’uva si matureranno e si arricchiranno di zuccheri, polifenoli e aromi necessari e fondamentali nella produzione di un grande Chianti.
Nel mese della vendemmia, cioè Ottobre, la raccolta andrà fatta a seconda delle uve e della maturazione, che potrà iniziare già nel mese di Settembre; arrivate finalmente in cantina le uve subiranno la pigia diraspatura, da qui verrà ricavato il mosto traferito nelle varie tipologie di vasi vinari in cui inizierà il processo della fermentazione.
La macerazione delle bucce può durare fino a due settimane dopodiché si procederà alla svinatura, ovvero separare le vinacce dal vino fiore; da qui inizierà una seconda fermentazione e, per dare limpidezza al prodotto, si potranno fare diversi travasi. Una volta imbottigliato il Chianti entrerà nelle tavole di tutto il mondo per essere abbinato ai sapori della cucina toscana o a tante altre varietà di piatti come la carne rossa cotta alla griglia.
Per portate di carni più elaborate o selvaggina e formaggi stagionati, si necessita di un vino più corposo come la Riserva che si accompagna benissimo per la sua struttura forte; conservato per mesi in bottiglia, il Chianti dovrà essere ossigenato prima della degustazione, un piccolo segreto è quello di aprire la bottiglia qualche ora prima.