Il Cognac e l’Armagnac sono due differenti tipi di brandy prodotti in Francia e che devono il loro nome alla regione di provenienza delle uve utilizzate per la loro produzione.
Il Cognac è un distillato prodotto esclusivamente nell’omonima regione situata nella Francia settentrionale, mentre l’Armagnac è un’acquavite distillata solo con uve provenienti dalla Guascogna.
Un trattato stipulato tra Italia e Francia nel 1948 stabilì che a partire dal 1 gennaio 1950 solo le acquaviti di vino prodotte nella regione di Cognac avrebbero potuto fregiarsi dell’omonimo appellativo, mentre tutte le altre acquaviti simili si sarebbero dovute chiamare con il nome generico di Brandy. Unica eccezione era rappresentata proprio dall’Armagnac che è il liquore più antico di Francia.
Entrambi i distillati sono prodotti con uve di bacca bianca e in particolare con il vitigno Ugni blanc, una sorta di Trebbiano. In percentuali minori vengono utilizzati anche vitigni come Colombard, Folle Blanche e Baco.
L’Armagnac a differenza del Cognac non viene prodotto su scala industriale e ed è prodotto da piccole aziende in quantità limitate. Anche il legno dei barili per l’invecchiamento da sapori e aromi differenti. Il Cognac viene invecchiato in legno di rovere, mentre, per l’Armagnac si utilizzano botti di quercia. Il tipo di legno influenza anche il colore del distillato.
Le crus, le sottozone di produzione
Le sottozone di produzione dei due distillati sono dette ‘crus’. La regione del Cognac è divisa in sei crus, mentre, quella dell’Armagnac è divisa in tre zone.
Le crus del Cognac sono: la Grande Champagne da cui provengono i prodotti più pregiati e che necessitano di un periodo più lungo di invecchiamento; la Petite Champagne, la Borderies da cui provengono acquaviti dall’aroma floreale; il Fin Bois, il Bon Bois e il Bois Ordinaries. In totale sono circa 80mila ettari di territorio coltivati a vite.
Le crus dell’Armagnac, invece, sono la Bas Armagnac, la Haut-Armagnac e la Tenareze. Le acquaviti più pregiate vengono dalla Bas Armagnac, mentre nel Tenareze si producono distillati dal profumo di violetta.
Le tecniche di distillazione
A diversificare i due distillati contribuiscono anche i metodi di distillazione. Per il Cognac si utilizza la distillazione discontinua, mentre per l’Armagnac quella continua.
Il Cognac viene distillato in alambicchi detti “charentais” e il processo viene diviso in due fasi. Una prima fase nel corso della quale il prodotto viene fatto bollire per circa otto ore e si ricava il ‘brullis’. Tale sostanza viene poi fatta bollire una seconda volta per altre dodici ore per isolare il cuore del distillato dalla testa e dalla coda. La bevanda finale viene poi posta ad invecchiare in botti di rovere delle foreste del Limousin e di Troncais. L’invecchiamento può durare da un minimo di 30 mesi fino a venti o trenta anni.
L’Armagnac, invece, viene distillato con alambicchi in rame a ripiani. Il mosto di base viene sottoposto ad un’unica fase di distillazione e la sostanza ottenuta viene poi posta ad invecchiare in grosse botti di quercia nera che vengono fatte riposare ad una temperatura costante di 15 gradi centigradi. L’Armagnac deve invecchiare almeno tre anni. Entrambi i distillati prima di essere imbottigliati sono sottoposti a un’ultima fase detta ‘assemblage’. Un maestro di cantina mescola acquaviti di annate e di vigneti differenti per ottenere il massimo risultato.
Gli intenditori potranno trovare qualche buona bottiglia di armagnac nel mercatino del buon bere.