La Toscana è ormai considerata la regione dei vini rossi quasi alla pari con un’altra grande regione d’Italia come il Piemonte, una delle poche eccezioni però che contraddistinguono questa regola è costituita da un grande vino bianco prodotto proprio in Toscana che è considerato uno dei prodotti portabandiera della produzione vinicola locale: la Vernaccia di San Gimignano DOCG.
Il suo nome prende spunto proprio dalla sua zona d’origine e di produzione che è il Comune di San Gimignano, questa zona è naturalmente consentita dal disciplinare della Vernaccia di San Gimignano ed è un comune molto antico e caratteristico situato nella provincia di Siena. Il comune toscano si trova a circa 300 mt sul livello del mare ed ha origini medievali, gli abitanti che popolano questo piccolo centro sono circa 7.000 e la vocazione in questa zona nel produrre vino si intuisce già percorrendo la zona che va da Poggibonsi sino a San Gimignano, dove sono presenti moltissimi terreni vitati.
Il vitigno utilizzato nella produzione della Vernaccia deve essere costituito rigorosamente dalle uve provenienti dal vitigno della Vernaccia di San Gimignano, essa deve contenere almeno il 90% dell’uvaggio e la particolarità di questo prodotto è proprio il fatto di essere composto da uve circoscritte e native proprio di quei luoghi a cui fanno riferimento.
L’origine del nome vernaccia infatti deriva proprio dal latino “vernaculum”, che significa appunto “del posto”, e questo spiega tutto circa l’importanza e l’appartenenza al luogo di questo vino. La storia di questo prodotto qui inizia molto presto, già nel basso medioevo, il piccolo comune toscano infatti sorge sulle rovine etrusche di un centro abitato del III sec a.c. e già la prima comparsa del termine “vernaccia” si ha nel XIII e XIV sec.
I grandi terreni coltivati a vite che si possono scorgere in questa piccola zona della Toscana sono infatti la testimonianza di una grande tradizione vinicola iniziata già molto presto e portata avanti con grande orgoglio e tenacia dai contadini e dagli agricoltori dell’epoca; tornando alla Vernaccia di San Gimignano si possono notare delle proprietà organolettiche che possono variare però a seconda delle tecniche di vinificazione che sono state effettuate sul prodotto, noteremo quindi un colore che può andare da un giallo paglierino più o meno intenso fino a raggiungere i toni più ambrati e dorati se il vino viene tenuto per molto tempo sulle bucce.
Il suo profumo è molto ricco e vinoso, ricorda note chiare di mela selvatica, i fiori bianchi e il mandorlo, il sapore è asciutto e morbido e, nella versione della Vernaccia di San Gimignano Riserva, esso si trasforma in un sapore più complesso e minerale con l’invecchiamento, che può arrivare fino e anche oltre i 5 anni.
I giusti abbinamenti da fare con la Vernaccia di San Gimignano DOCG sono a base di piatti di pesce fritto o grigliato, esso può essere degustato anche con antipasti di verdure, insalate di riso o insalate di pasta. Se si vuole apprezzare la Vernaccia di San Gimignano in tutta la sua particolarità e la sua unicità, si consiglia la scelta della tipologia Riserva, dato che insieme al Verdicchio, è uno dei prodotti italiani più apprezzati nella versione invecchiata.