Il Marc
Con il termine “Marc” si indica un tipo di acquavite di vinacce prodotto in Francia e principalmente nelle grandi regioni dei vini. Molto famoso è il Marc di Champagne, prodotto nell’omonima regione e frutto della distillazione delle vinacce utilizzate per la produzione del famoso vino. Il nome deriva da quello del torchio utilizzato in questa zona, detto appunto “marc”.
Generalmente il termine “Marc” è accompagnato dal nome della zona di provenienza, ad esempio ‘Marc de Bourgogne’. Per sottolineare in maniera ancora più marcata il legame con i grandi vini francesi, le bottiglie utilizzate per il confezionamento di questo distillato sono solitamente le stesse utilizzate per i vini da cui provengono le vinacce. Il Marc di Champagne, ad esempio, è imbottigliato nelle tipiche bottiglie da Champagne. Questo distillato è incolore e la gradazione alcolica minima è di 42 gradi. Viene degustato come aperitivo o, dopo i pasti, come digestivo. Solitamente è servito in bicchierini da grappa o in calici a tulipano.
La produzione
Il Marc viene prodotto con le vinacce di Chardonnay, Pinot nero e Pinot Meunier. Nella zona dello Champagne vengono utilizzate le vinacce fresche del ‘vin de cuveè’ che vengono fatte fermentare all’interno di appositi silos. Le vinacce ricavate dalla lavorazione delle uve per la produzione del vino sono messe a fermentare con particolari lieviti, fino a ottenere un mosto di vinacce. Il mosto viene, quindi, distillato in appositi alambicchi e dopo un periodo di invecchiamento minimo di due anni in botti di rovere, il distillato viene imbottigliato. In rari casi può essere aromatizzato con erbe. Nella zona di Arbois si produce il Macvin, che prevede l’aggiunta di succo d’uva.
Fine de Bourgogne e Fine de Marne
La materia prima del Fine de Bourgogne a differenza del Marc non sono le vinacce, bensì i sedimenti che si depositano sul fondo delle botti in cui vengono fatti invecchiare i grandi vini di Borgogna. Questi sedimenti ricchi di lievi e di particelle di uva sono distillati per ottenere un’acquavite morbida e fruttata, che restituisce a pieno i sapori e i profumi dei vitigni d’origine. I produttori tendono a lasciare una discreta percentuale di vino insieme ai sedimenti destinati alla distillazione. I sedimenti non sono altro che le parti solide contenute nel vino e che tendono a depositarsi sul fondo delle botti. Una volta svuotate le botti, i sedimenti vengono raccolti e distillati in alambicchi discontinui. Il distillato viene, poi, fatto invecchiare per almeno sei anni in botti di rovere. Lo stesso procedimento viene eseguito nella zona dello Champagne per la produzione del Fine de Marne.