Il Barbaresco è un pregiato vino piemontese DOCG che presenta interessanti caratteristiche apprezzate sia in Italia che all’estero. La sua zona di origine comprende i territori del comune di Barberesco, di Treiso, di Neive e include la frazione San Rocco, che è a sua volta parte del comune di Barbaresco, con aggregazione al comune di Alba. Il vitigno con cui è consentito produrlo è il Nebbiolo 100%.
La storia
Quella del Barbaresco è stata una delle prime denominazioni riconosciute in Italia, insieme al Barolo nel 1966. Questo vino piemontese ha origini antiche: furono i Romani a iniziarne la coltivazione nel cuneese occupando zone del territorio dai boschi. Secondo alcuni esperti il suo nome deriverebbe proprio dai popoli Barbari che con il loro arrivano hanno comportato la caduta dell’Impero romano. La sua reale nascita viene collegata all’anno 1894, quando venne ufficializzata la nascita della Cantina Sociale di Barbaresco.
I primi documenti scritti che testimoniano il prestigio di questo vino vengono collegati proprio all’Ottocento, in modo particolare con un testo dell’archivio parrocchiale locale datato 1799. Il periodo più difficile legato alla produzione del Barbaresco è legata al periodo della Seconda Guerra Mondiale. All’epoca nel comune di Neive, fu Louis Oudart ad attrezzare la cantina per le uve Nebbiolo.
Le stesse tecniche di produzione hanno permesso a distanza di 30 anni di arrivare al primo vino Barbaresco all’interno del castello che porta lo stesso nome. Negli anni ’50 infatti questo vino rispolvera la sua fama grazie a nuovi giovani produttori, tra i quali figura anche il parrocco Don Fiorino Marengo, che è stato fondatore della cantina cooperativa Produttori del Barbaresco.
Caratteristiche del Barbaresco DOCG
Il Barbaresco viene descritto come un prodotto elegante, con consistenza e un gusto evoluto. E’ considerato pronto per essere consumato dopo un periodo che va dai 4 agli 8 anni dalla vendemmia. Alcuni estimatori preferiscono lasciarlo invecchiare addirittura fino a 30 anni, così da massimizzare il suo gusto. Ha un sapore asciutto, tannico, pieno e armonico. Se consumato giovane presenta forti note fruttate che tendono a scomparire con il tempo.
Ha un’aroma di viola, tartufo, fiori secchi e liquirizia. Può essere perfettamente abbinato con piatti tipici della cucina piemontese, che è conosciuta per i decisi sapori che offre. Si sposa bene con carne rossa, arrosti e stracotti, ma anche con selvaggina e formaggi a pasta dura come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano. Il sapore intenso che riesce a garantire è adatto anche se abbinato con piatti a base di Tartufo Bianco d’Alba, unito a primi piatti come risotti e ravioli.
Viene servito intorno ai 18-20°C all’interno di un bicchiere ampio con forma panciuta. È bene far decantare il vino in bottiglia almeno due ore prima di consumarlo e servirlo.