La passione per il vino affonda le radici nella tradizione ma guarda sempre più al futuro e al digitale. Sono sempre di più le realtà vinicole che, pur rispettando e portando avanti le tradizioni secolari legate alla viticultura, hanno compreso la necessità di far conoscere il valore del vino made in Italy nel mondo attraverso uno storytelling digitale innovativo.
Omar Khayyâm, ironicamente, ha scritto:
Mi stupiscono i venditori di vino, giacché essi cosa mai potranno comprare di meglio di quel che vendono?
Vino made in Italy nel mondo
Se il Made in Italy fosse un brand, sarebbe il terzo al mondo. È quanto ha calcolato Google insieme a Unioncamere, nell’ambito del progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” basato sulle indicizzazioni più proficue del motore di ricerca.
Il vino è una realtà del made in Itally apprezzata e consolidata in tutto il mondo ma è comunque continua fonte di ispirazione per nuovi mercati futuri. Perché made in Italy, oggi, non è solo una locuzione per identificare un prodotto italiano, ma un vero e proprio brand che rappresenta qualità, estetica e piacere.
Cibo e vino, non a caso, si collocano al terzo posto tra i beni di esportazione che il mondo ci invidia e ci compra, muovendo un mercato di 6,4 miliardi di dollari ogni anno. Il vino è dunque un valore aggiunto.
Non può e non deve essere visto come una bevanda che si beve soltanto. È un’autentica esperienza sensoriale: si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e, soprattutto, se ne parla.
Parlare di vino è un’arte antica ma, per far arrivare il messaggio a sempre più persone, è importante sapersi rinnovare e stare al passo con i tempi.
Ecco dunque che, nel 2017, nasce Decanto ®, una realtà che fa arrivare la conoscenza e la passione per il vino a sempre più persone. Un blog, un’app, ma soprattutto un progetto a 360 gradi sognato e realizzato da quattro aspiranti Sommelier AIS affascinati dal mondo del vino e delle infinite chiavi di lettura che questo racchiude.
Tradizione e innovazione si fondono per meglio portare avanti una passione che ormai accomuna più di 15 redattori sparsi su tutto il territorio nazionale.
Un blog per parlare di vino a tutti gli appassionati ma, soprattutto, per raccontare e spiegare il vino a chi lo ama ma non lo conosce appieno.
È proprio con l’intento di avvicinare sempre più persone alla cultura vinicola che nasce Decanto Wine Pairing, un’applicazione pensata appositamente per guidare passo passo l’utente inesperto nella degustazione di cibo e vino. Utilizzando il lessico e la metodologia adottate dall’Associazione Italiana Sommelier si punta a far apprezzare nel migliore dei modi i giusti abbinamenti cibo e vino. Un vino con il cibo giusto accanto diventa ancora più squisito e viceversa
L’applicazione Decanto Wine Pairing
Decanto Wine Pairing è un’applicazione dedicata all’abbinamento di Cibo e Vino.
Nasce con l’intento di guidare a piccoli passi l’appassionato di vino o l’aspirante Sommelier nella degustazione di cibo e vino attraverso una analisi che parta dalle caratteristiche organolettiche dei due prodotti.
Saper abbinare nel modo più corretto cibo e vino permette di valorizzare e armonizzare i sapori.
Decanto rende digitale e alla portata di tutti una metodologia che venne descritta per la prima volta dal prof. Pietro Mercadini nel 1978 insieme all’Associazione Italiana Sommelier (AIS ©).
Secondo la scuola di pensiero AIS © l’abbinamento armonico può essere raggiunto quando le sensazioni percepite da cibo e vino si completano a vicenda generando grafici speculari secondo i principi di contrapposizione e concordanza.
Abbinamento cibo e vino
Trovare il giusto abbinamento tra cibo e vino è un’arte che non ha regole precise. Appassiona, e al tempo stesso divide, tutti coloro che si cimentano proprio perché è un’operazione che richiede infinite varianti sul tema. Quel che è certo è che ogni piatto ha il suo vino ideale di accompagnamento.
Scegliere la giusta bottiglia giusta da accompagnare ad un primo di pesce o ad un o corposo brasato può dare un valore aggiunto ad ogni assaggio.
I criteri per abbinare cibi e vino sono numerosi e, nel corso degli anni, hanno subìto costanti variazioni. L’Associazione Italiana Sommelier utilizza il famoso metodo Mercadini, basato su principi di assonanza o contrasto di sapori tra cibo e vino. In passato si prediligeva la concordanza di sapori, oggi invece la tendenza è quella di abbinare cibi e vini per contrasto. Così, se con un cibo dal gusto astringente si tende ad abbinare un vino morbido in modo da attenuare l’acidità della pietanza; con i cibi più grassi si suggeriscono abbinamenti con vini acidi, per riportare una sensazione di equilibrio delle papille gustative.
Quali sono i segreti dell’abbinamento perfetto? Anche i neofiti meno esperti sanno che generalmente si opta per vini rossi con la carne, i vini bianchi con il pesce e le bollicine per le feste. Ma la realtà dei fatti è molto più complessa e non esistono leggi. Ecco perché, più che una scienza, si tratta di una vera e propria arte. Un’arte che richiede competenza, passione, conoscenza delle tradizioni e voglia di rinnovarsi, e migliorarsi, costantemente.
Decanto Wine Pairing, l’app che ti suggerisce il vino migliore
Come funziona l’applicazione Decanto Wine Pairing? Dopo aver analizzato le caratteristiche organolettiche della pietanza (sapidità, dolcezza, tendenza amarognola, tendenza acida) l’app, utilizzando un algoritmo di abbinamento, suggerirà un vino di pari struttura ed adeguata tipologia da abbinare al cibo prescelto.
Un’app in grado di insegnare a percepire le sensazioni gusto-olfattive, a trovare il giusto abbinamento, ad approfondire il significato di termini tecnici grazie ad un esauriente glossario di facile consultazione.
L’ingrediente più importante che si possa trovare in Decanto è la cultura che porta ad una maggiore conoscenza e ad una maggiore consapevolezza del vino made in Italy.
Saper parlare alle persone non è facile, saperlo fare nel modo giusto trasmettendo il giusto messaggio è impresa ardua. Decanto Wine Pairing è un’app innovativa, funzionale e con una precisa mission di prestigio in grado di valorizzare la cultura enogastronomica. Cosa volere di più?