Quella dei vini in Piemonte è una vera e propria tradizione millenaria che affonda addirittura le sue radici nell’Antica Grecia e si propaga attraverso i secoli per consolidarsi in età moderna fino ai nostri giorni, che vedono il Piemonte un indiscusso sovrano del mondo vinicolo in cui eccelle in particolar modo per le esportazioni in tutto il mondo, in grado di fruttare un fatturato di 840 milioni di euro.
I meriti di una simile eccellenza si attribuiscono senza dubbio ad una consolidata tradizione artigiana e abilità dei vinificatori che nei secoli, per sopperire ad una carenza qualitativa si sono avvalsi delle tecniche vitivinicole francesi riuscendo a conquistare ingenti miglioramenti in termini di qualità. Ma il successo mondiale della produzione vitivinicola piemontese è da attribuirsi in particolar modo al paesaggio: un territorio collinare in cui attuare la valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Valorizzazione dell’aspetto qualitativo e della tradizione sono dunque le parole chiave della celebrità vinicola del Piemonte, le cui vigne nell’anno 2008 sono state definite dall’Unesco patrimonio dell’umanità in quanto ritenute “ il meglio dell’area collinare che la storia e l’economia hanno dedicato al vino”.
La produzione vinicola si concentra per lo più a sud della Regione nelle provincie di Asti e Cuneo, nelle regioni del Monferrato, Langhe e Roero, in cui si distribuiscono l’85%dei vitigni a bacca rossa e soltanto il 15% di quelli a bacca bianca.
Il Monferrato e le Langhe sono caratterizzati prevalentemente da vitigni a bacca rossa le cui produzioni vantano vini particolarmente rinomati :a sud vengono prodotti il Barolo e il Barbaresco, veri fiori all’occhiello della produzione piemontese, differenti per corposità e invecchiamento, a nord invece tra Biella, Vercelli e Novara, il Gattinara e il Ghemme.
La zona di Roero, nel territorio di Cuneo è famosa per la Barbera, che si concentra anche abbondantemente anche nelle Langhe e il fruttato Nebbiolo ed il Grignolino, vini rossi con esigenze termiche inferiori, a lungo invecchiamento, a cui si può aggiungere il Freisa, la cui acidità si sposa perfettamente con i piatti corposo come il lesso.
Degno di nota è il Bracchetto d’ Aqui , le cui intense note floreali lo fanno accostare ad un moscato rosso e l’altrettanto aromatica ma di minor successo Malvasia.
Altri vitigni dalla produzione interessante sono Dolcetto, Croatina, Vespolina e Ruchè.
I vitigni Astigiani producono l’Asti, uno spumante dolce ottenuto dal moscato, il quale a sua volta rappresenta il vitigno più antico a bacca bianca.
Tra i vitigni autoctoni si annoverano l’Erbaluce ,che viene impiegato per produrre vini frizzanti ma anche spumanti e passiti e l’Arneis, da cui si ottengono due pregiati vini piemontesi, il Roero Arneis DOCG ed il Langhe Arneis DOC.
Originari del Piemonte anche i vitigni Cortese, da cui si ottiene il celebre Gavi DOCG e Favorita, che dà origine a tutta una serie di vini bianchi frizzanti.
Infine tra i vitigni internazionali occorre ricordare il Sauvignon, lo Chardonnay ed il Pinot (bianco o grigio).